Fumare in gravidanza e in allattamento non fa mai bene.
Alla domanda si può fumare in gravidanza la risposta è sempre la stessa: NO!
Il fumo durante la gravidanza espone mamma e feto a rischi che potrebbero essere evitati.
Vediamo nel dettaglio cosa comporta fumare in gravidanza, gli effetti del fumo sul feto e sul neonato e come smettere di fumare in gravidanza.
Sommario Fumo e fertilità I Fumo e gravidanza I Fumare in gravidanza: i rischi. I Effetti del fumo: cosa provoca il fumo nel neonato? I Fumo nel primo mese di gravidanza I Fumo e allattamento
Fumo e fertilità
Lo affermano numerosi studi clinici: le donne fumatrici hanno meno probabilità di rimanere incinta rispetto alle donne non fumatrici.
Il fumo di sigaretta è in grado di ostacolare la fertilità e l’ annidamento dell’ ovocita fecondato causando aborto.
Per aumentare la fertilità è opportuno evitare gli ambienti dove il fumo passivo è usuale e chiedere al partner o ai familiari prossimi di astenersi dal fumare troppo vicino.
Smettere di fumare aiuta sempre ad aumentare la fertilità.
Quando si ha in progetto una gravidanza è bene evitare la sigaretta, per non esporre l'embrione agli effetti del fumo potenzialmente dannosi nelle primo trimestre di gravidanza (soprattutto nelle prime settimane in cui avviene l'embriogenesi) in cui l'attività teratogena della combustione della sigaretta potrebbe arrecare seri danni al prodotto del concepimento.
Quando smettere di fumare in gravidanza? Prima possibile.
Fumo e gravidanza: un binomio da evitare
La sigaretta non fa mai bene, rappresenta uno dei vizi più diffusi tra la popolazione a cui non sempre è facile dire addio.
Vi sono però dei momenti della vita di una donna, come la gravidanza e l' allattamento, talmente delicati in cui è importante astenersi dal vizio del fumo.
Il fumo in gravidanza rappresenta una tra le cause modificabili in grado di avere esiti negativi sulla salute del feto e sul decorso della gestazione stessa.
Sicuramente non è facile smettere di fumare, per interrompere il vizio ci vuole molta forza di volontà e il supporto di tutta la famiglia.
Fumare in gravidanza è sempre un rischio ma qualora sia proprio impossibile smettere di fumare è opportuno ridurre il numero di sigarette, non esiste il numero esatto di quante sigarette in gravidanza si possono fumare, la leggenda delle 5 sigarette al giorno in gravidanza che non arrecano danni al bambino non è sempre esatta. Quindi meno si fuma meglio è!
Fumare in gravidanza rischi
I danni del fumo in gravidanza sono molteplici, infatti è comprovato da studi scientifici che attraverso la placenta passa non solo la nicotina ma tante altre sostanze cancerogene come
il benzopirene che ha effetti dannosi sui polmoni fetali;
l'acrino nitrile che ha come bersaglio la vescica;
il 4-amminobifenile che rappresenta un rischio per il fegato.
La donna che fuma in gravidanza ha una possibilità maggiore di avere un bambino con malformazioni quali il labbro leporino e palatoschisi.
Sigarette e rischio di aborto per le donne fumatrici
Il rischio di aborto, in relazione al fumo in gravidanza nelle prime settimane, è aumentato in quanto fumare può inficiare il circolo materno fetale nelle delicate fasi di costituzione, per tale motivo statisticamente si verificano più aborti nelle donne che fumano in gravidanza. .
Fumare in gravidanza cosa comporta?
Va precisato che gli effetti negativi della sigaretta non si manifestano per forza in chi fuma in gravidanza ma il rischio aumentato va sempre preso in considerazione.
Danni del fumo durante la gravidanza
Può comportare la nascita di neonati con basso peso.
Le madri fumatrici presentano un aumentato rischio di travaglio e parto prematuro e rottura precoce delle membrane.
Nelle madri fumatrici vi è un aumentato rischio di morte in utero, placenta previa e distacco di placenta.
Effetti e danni fumo durante la gravidanza : cosa provoca il fumo e la nicotina nel neonato?
Gli effetti fumo sul bambino non sono circoscritti alla gravidanza e si estendono anche al periodo post nascita.
I bambini nati da mamme fumatrici in gravidanza hanno maggiori probabilità, oltre al basso peso alla nascita, il cosiddetto neonato SGA small for gestational age, di sviluppare patologie polmonari e soffrire di asma.
Le ricerche su gravidanza e fumo hanno individuato un legame tra il fumo della madre, sia durante la gravidanza e in puerperio, con un aumento del rischio di sindrome della morte improvvisa del lattante, conosciuta anche come SIDS o morte in culla.
Fumo in gravidanza
Il fumo materno espone i neonati ad altri rischi correlati al fumo passivo quali:
infezioni ricorrenti dell’orecchio;
patologie acute e croniche del tratto respiratorio;
difficoltà comportamentali e dell’apprendimento
Sempre secondo studi recenti, fumare in gravidanza espone il feto a malattie del sistema nervoso centrale, si è inoltre individuato che la nicotina ha ripercussioni negative sulle terminazioni nervose del feto, in particolar modo sui neuroni, causando in alcuni casi delle modificazioni permanenti.
A tal proposito è documentato che figli di donne fumatrici possono manifestare disturbi neuro comportamentali di lunga durata che si concretizzano con iperattività, maggiore eccitabilità e disturbi dell'apprendimento.
Il meccanismo specifico alla base dei postumi del fumo sul feto non è noto, tuttavia i componenti del fumo di sigaretta come
il monossido di carbonio,
la nicotina,
il piombo,
la nicotina,
sono tossici per il feto e riducono la disponibilità di ossigeno per i tessuti materni e fetali.
Fumo in gravidanza prime settimane e statistica
Il 62% delle donne che fumavano prima della gravidanza interrompe completamente l’abitudine della sigaretta durante la gestazione.
Il 30% non riesce a smettere però riduce sensibilmente il numero di sigarette giornaliere.
L' 8% continua a fumare come prima.
Smettere di fumare in gravidanza
Le donne che smettono di fumare in occasione dell’attesa di un figlio mostrano un elevato livello di consapevolezza nel tutelare la salute del nascituro, sfortunatamente il 60-80% delle ex fumatrici, ricomincia a fumare entro un anno dal parto.
Qualunque riduzione del fumo in gravidanza ha ricadute positive su feto e continuamente si tenta di elaborare programmi che aiutino le donne a smettere di fumare.
La percezione del bisogno di protezione del nascituro potrebbe essere un forte fattore motivazionale.
Fumo passivo in gravidanza
Fumare in gravidanza fa male ma è bene evitare anche il fumo passivo. Meglio astenersi da locali chiusi affollati e pieni di fumo poiché, anche se in maniera ridotta, il fumo viene inalato e passa dal sangue materno a quello fetale.
Sigaretta elettronica in gravidanza
La sigaretta elettronica in gravidanza andrebbe evitata poiché ad oggi non vi sono sono studi accertati che attestino i danni della sigaretta elettronica prima su feto e poi sul neonato.
Unitamente alla sigaretta elettronica vanno evitati i dispositivi per tabacco scaldato (in inglese prodotti "Heat-not-Burn" HNB) come Iqos
Fumo e allattamento
Fumare in presenza di neonati ed esporre il bambino al fumo passivo aumenta il rischio di morte improvvisa nel lattante.
Gli effetti negativi di fumare in allattamento ricadono anche sulla produzione di latte e sulla durata dell'allattamento.
Il tabacco e la nicotina agiscono a livello ipofisario riducendo la secrezione di prolattina, l'ormone materno che stimola la secrezione di latte; sempre la nicotina aumenta i livelli di somatostatina nel sangue materno che riduce la produzione di latte.
Inevitabilmente la ghiandole mammarie non stimolate adeguatamente riducono la quantità di latte prodotta.
Il latte prodotto delle madri fumatrici subisce modificazioni a livello qualitativo risultando meno nutriente, senza contare che attraverso il latte materno passano al neonato nicotina e altre sostanze nocive quali ammoniaca, catrame, arsenico e monossido di carbonio dalla sigarette quindi la circolazione sanguigna dell'infante è contaminata da nicotina e da altri elementi pericolosi.
Madri fumatrici e fumo passivo
Secondo un recente studio americano si è scoperto che il latte delle madri fumatrici risulterebbe aromatizzato, fattore che genera avversione nel neonato che si alimenterà di meno.
I neonati allattati da madri fumatrici si attaccano molto meno al seno rispetto alle madri non fumatrici in allattamento.
Sempre secondo questo studio la quantità di nicotina presente dal latte materno è correlata al numero di sigarette fumate al giorno dalla nutrice e inoltre la quantità di nicotina di trasferita dal latte al neonato è il doppia rispetto a quella trasferita dalla placenta al feto durante la gravidanza
Mammamather
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