39 settimana di gravidanza, sei alla fine dei nove mesi e presto conoscerai il tuo bambino.
Aspetta i segnali del parto come le contrazioni, la perdita del tappo mucoso e la dilatazione del collo dell’utero.
Ricordati di fare il tracciato cardiotocografico per valutare il benessere fetale e le contrazioni uterine.
Sommario
39 settimane di gravidanza quanti mesi sono?
Lunghezza e peso feto 39 settimane gravidanza
Crescita e sviluppo del feto alla 39 settimana gravidanza
Sintomi della trentanovesima settimana di gravidanza
Parto a 39 settimane
Consigli e curiosità per la mamma
Ecografia 39 settimane
Peso materno
Esami da fare
39 settimane di gravidanza quanti mesi sono?
Le settimane 39 di gravidanza iniziano alla 39 0 e si concludono alla 39 6 settimane.
Alla trentanovesima settimana di gravidanza sei alla fine del terzo trimestre e precisamente al nono mese di gravidanza.
Tieniti pronta per partorire e controlla il benessere della gravidanza con la cardiotocografia e la visita ostetrica.
Lunghezza e peso feto 39 settimane gravidanza
Il feto alla 39esima settimana di gravidanza è lungo 50,7 cm.
Il peso feto a 39 settimane è circa 3400 gr.
Il feto è grande come un’anguria
Misure feto 39 settimane gravidanza
| minimo | medio | massimo |
---|---|---|---|
circonferenza cranica | 316 | 337 | 358 |
circonferenza addominale | 316 | 350 | 384 |
lunghezza femore | 68 | 73 | 78 |
diametro biparietale | 89 | 97 | 105 |
Crescita e sviluppo del feto a 39 settimane di gravidanza
Alla trentanovesima settimana di gravidanza il feto aspetta solo di nascere.
Il corpo del bebè, in questi nove mesi di gravidanza, è cresciuto, si è sviluppato e adesso è pronto per fare il suo ingresso nel mondo al di fuori dell’utero materno.
In questa settimana non vi sono molti cambiamenti riguardo al peso e alla lunghezza del bambino; il feto a 39 settimane ha un peso molto variabile che va da circa 2700 ai 3600 gr.
La lunghezza del bambino a termine va dai 47 cm ai 52 cm, ma può essere più grande o più piccolo.
La grandezza fetale dipende essenzialmente dalla costituzione dei genitori e dal nutrimento che in questi mesi ha fornito la placenta attraverso il cordone ombelicale.
Una diminuzione della circolazione delle sostanze nutritive dalla madre al feto, generata ad esempio da una placenta invecchiata, può provocare un rallentamento o un arresto della crescita fetale.
Per tali motivi le valutazioni ostetriche, a termine di gravidanza, prevedono il controllo della funzionalità della placenta attraverso la flussimetria fetale, un esame ecografico che analizza l’efficienza della circolazione sanguigna dalla madre al feto.
Gli organi del feto: cuore, polmoni, cervello, apparato urinario e apparato digerente sono pronti per funzionare autonomamente e continueranno a perfezionarsi anche dopo la nascita.
Lo sviluppo dell’encefalo fetale non si arresta, infatti, il cervello continua a migliorarsi a grande velocità e continuerà a farlo per i primi tre anni di vita.
Nel corso della gravidanza a 39 settimane la vernice caseosa, che fino ad ora ha rivestito il feto, comincia a dissolversi e i peli che hanno ricoperto la cute del piccolo, ossia la lanugine, si avviano a cadere.
La rosea pelle del bimbo sta diventando bianca o bianchiccia.
Presentazione del feto
Se il feto è in presentazione podalica o trasversa, tra la 38esima settimana e la 39esima settimana, sarà fatto nascere mediante taglio cesareo; se invece la presentazione del feto è cefalica si attenderà l’ inizio del travaglio di parto.
Movimenti fetali: pochi e ridotti oppure tanti e continui
I movimenti fetali nel corso della gravidanza alla 39 settimana cominciano a essere di numero inferiore ma sempre vigorosi; il piccolo è in posizione e aspetta solo di venire al mondo.
La mamma può verificare che vada tutto bene dentro il pancione attraverso il conteggio dei movimenti fetali.
La conta dei movimenti del feto può essere fatta dalla mamma due volte al giorno:
Al mattino quando i movimenti sono meno frequenti;
Alla sera quando il movimento del feto aumenta.
Ecco come contare i calci del bambino:
Controllate l’orologio e iniziate a contare i movimenti del bambino di qualsiasi tipo (calci, capriole, frusci).
Quando ne avete contati dieci fermatevi.
Se dopo un ora non avete ancora contato dieci movimenti, bevete un succo o fate uno spuntino, camminate o muovete la pancia, poi stendetevi e continuate a contare.
Se dopo 2 ore non avete ancora raggiunto i 10 movimenti fetali contattate il medico.
Anche se l’assenza di movimento non significhi necessariamente che vi siano problemi è bene valutare che vada tutto bene.
Sintomi a settimana 39 gravidanza
Ecco alcuni sintomi, fastidi e malesseri che una mamma alla settimana 39 potrebbe avvertire.
attività fetale diminuita (meno calci perchè il feto ha meno spazio);
le perdite vaginali diventano più abbondanti con perdita di muco che può essere striato di sangue, o colorato di marrone o rosa. La perdita del tappo mucoso si verifica con più frequenza dopo un rapporto, dopo una visita vaginale o quando la cervice comincia a dilatarsi;
diarrea o feci liquide all'avvicinarsi del travaglio di parto;
nausea e vomito (alcune mamme ne soffrono per tutti i nove mesi);
tensione e dolore alla pelvi o ai fianchi;
respirazione più facile dopo che il feto è sceso nella pelvi,
fitte occasionali all'inguine;
difficoltà a dormire;
difficoltà nel camminare;
fastidio e dolore nell' area delle natiche e della pelvi;
crampi alle gambe soprattutto di notte;
contrazioni di Braxton Hicks più frequenti e più intense, alcune contrazioni possono essere dolorose;
seno ingrossato con occasionali perdite di colostro dai capezzoli;
bruciore di stomaco, cattiva digestione, flatulenza e meteorismo intestinale;
mal di testa e capogiri occasionali (soprattutto se ti alzi di scatto o hai un calo di zuccheri);
prurito all’addome;
ombelico sporgente;
smagliature;
gonfiore alle gambe, ai piedi, al viso, alle mani e alle caviglie;
vene varicose alle gambe o alla vulva;
grande affaticamento oppure molta energia (sindrome del nido) o entrambe le cose a periodi alterni.
Partorire a 39 settimane
Nel corso della 39 sett di gravidanza le future mamme attendono con trepidazione l’inizio delle contrazioni, ma la domanda che spesso si fanno è:
Come sono le contrazioni del parto?
In realtà non è possibile delineare precise caratteristiche delle contrazioni, perché ciascuna donna ha un modo di vivere il dolore e una soglia di tolleranza differente.
Comunemente le mamme a 39 settimane descrivono le contrazioni con una sensazione di pancia dura e un dolore simile a quello mestruale che può essere accompagnato da mal di schiena, dolore ai reni, fitte all’ inguine e sensazione di peso al basso ventre.
Le gestanti al secondo figlio sapranno sicuramente riconoscere le contrazioni da travaglio con più facilità rispetto ad una mamma al primo figlio.
Un modo infallibile per riconoscere le contrazioni da travaglio rispetto alle contrazioni prodromiche (o preparatorie) è valutare la frequenza con cui la pancia diventa dura; se le fitte alla pancia hanno un ritmo ravvicinato, ad esempio, una contrazione ogni dieci minuti, probabilmente ti stai mettendo in travaglio.
Annota su un foglio la cadenza delle contrazioni, in questo modo ti sarà più facile valutare se si tratta di sintomi di inizio travaglio o meno.
Come stimolare il travaglio
Camminare
Stimolazione dei capezzoli e del seno
Doccia calda o impacchi caldi sul seno
Fare l’amore
Scollamento delle membrane
Svuotare l’intestino
Olio di Enotera
Tè di foglie di lampone
Tisana zenzero e verbena
Per saperne di più: metodi naturale per stimolare il travaglio
39 settimana di gravidanza contrazioni preparatorie e sintomi di travaglio
Alla fine del nono mese di gravidanza si attende solo la nascita del bambino. Ecco alcuni segnali che indicano che il parto è vicino.
39 settimane di gravidanza perdite bianche
A fine gravidanza vi è un aumento delle perdite bianche vaginali, fenomeno che prende il nome di leucorrea o idrorrea, e si verifica perché le pareti vaginali si lubrificano per agevolare il passaggio del bambino nel canale da parto.
Per evitare di alterare il PH vaginale esegui l’igiene intima con prodotti specifici per la gravidanza; inoltre, continua a praticare il massaggio perineo in modo da elasticizzare la vagina e la vulva allontanando il rischio di episiotomia o di lacerazioni vaginali durante il parto.
Per saperne di più: massaggio perineo.
39 settimane rottura delle membrane
I primi sintomi di travaglio possono essere accompagnati dalla rottura delle membrane che si presenta con la fuoriuscita di liquido amniotico dai genitali.
In caso di rottura delle acque è necessario recarsi in ospedale per il ricovero portando con sé i documenti della gravidanza in cui deve essere compreso il referto del tampone vaginale.
Se il tampone vaginale per streptococco è positivo sarà necessaria la somministrazione in travaglio di un antibiotico per evitare che l’infezione si estenda al feto.
Diarrea fine gravidanza
Uno dei sintomi iniziali del travaglio, soprattutto nelle donne che hanno già partorito, può essere la diarrea.
Le scariche sono favorite dall’aumento delle prostaglandine che innescano l’inizio delle contrazioni.
Attenzione però, un paio di scariche sono normali, ma se il sintomo è persistente, è sempre bene fare un controllo ostetrico e valutare inoltre che non vi sia disidratazione.
Trentanovesima settimana di gravidanza e nessuna contrazione
L' assenza di contrazioni a termine di gravidanza non deve essere vissuta con preoccupazione; non è detto che necessariamente ci deve essere una fase prodromica lunga, le contrazioni potrebbero iniziare in qualsiasi momento della giornata innescando subito il travaglio di parto.
Vivi con serenità gli ultimi giorni di gravidanza facendo i controlli ostetrici senza fissarti eccessivamente sull' inizio dei segnali del parto.
I sintomi che precedono il travaglio sono facilmente riconoscibili e sono costituiti da:
Perdita del tappo vaginale mucoso;
Contrazioni prodromiche sempre più regolari e ravvicinate.
39 settimane di gravidanza consigli e curiosità
Il corpo materno a 39 settimane di gravidanza è completamente mutato.
La pancia è sempre più ingombrante, il seno è voluminoso, e la pelle di addome e mammelle è più tesa.
La testa del feto potrebbe già essere scesa nella pelvi, uno spostamento che può facilitarvi la respirazione e alleviare il bruciore di stomaco, ma può anche rendere la pancia bassa con difficoltà nel camminare e andatura ondulante.
Il fatto che la testa fetale discenda e si adagi sulla pelvi è un sintomo che il feto si sta preparando a venire al mondo; la pressione dell’utero sceso, però, potrebbe determinare il bisogno di urinare con più frequenza e in alcuni casi l’impossibilità a trattenere la pipì.
Le continue visite al bagno potrebbero rendere il riposo notturno frammentato.
Nelle ultime settimane di gravidanza il senso di pesantezza è costante, fare piccole commissioni o le faccende quotidiane diventa per te sempre più stancante; potrebbe aumentare il sudore, il senso di caldo e il gonfiore soprattutto alle gambe, al viso e alle mani.
Controlla frequentemente la pressione sanguigna ed evita di mangiare cibi grassi e salati o di aggiungere troppo sale alle pietanze.
Al nono mese la digestione si rallenta e quindi potresti sentirti costipata; per evitare di appesantirti mangia cibi digeribili e fai pasti frequenti ma leggeri.
39 settimane, la gravidanza volge al termine: c'è stanchezza ma anche tanta voglia di vedere il bambino.
Potrai avere sentimenti contrastanti, da un lato l’impazienza e il desiderio di conoscere il neonato e, dall' altro lato, l'ansia e la preoccupazione di dover affrontare il parto.
Ecografia 39 settimane
Nel corso della trentanovesima settimana di gravidanza l’ecografia consente di misurare la quantità di liquido amniotico che, durante le ultime settimane di gestazione, potrebbe ridursi.
La placenta ha finito di crescere, perciò da adesso in poi è bene controllare che funzioni perfettamente attraverso un esame ecografico chiamato flussimetria.
L' ecografia alla settimana 39 di gravidanza approfondisce inoltre la corretta crescita del bambino e la sua posizione fetale.
39 settimana di gravidanza peso mamma e alimentazione
L' aumento di peso materno dovrebbe essere da 9 a 13 kg.
Esami da fare
Gli ultimi esami da fare in gravidanza 39 settimana sono:
Peso e pressione arteriosa
Emocromo completo, se i livelli di emoglobina sono inferiori a 10,5 g/100 ml considerare la supplementazione con ferro, se appropriata.
Esame chimico fisico delle urine (per verificare la presenza di proteine) ed urinocoltura
Glicemia
Transaminasi (AST e ALT oppure GOT e GPT)
Esami della funzionalità renale
Ferritina
Rubeo test (se non si è immuni va ripetuto ogni mese)
Screening toxoplasmosi (se non si è immuni va ripetuto ogni mese)
Citomegalovirus IgG e IgM (se non si è immuni va ripetuto ogni mese)
Test di Coombs indiretto (nelle donne con Rh negativo va ripetuto ogni mese)
Elettrocardiogramma
Cardiotocografia alla 39esima settimana
A 39 settimane gli esami ematochimici dovrebbero essere già completati.
In caso di patologie materne è sempre bene continuare a fare i controlli specifici quali la misurazione della glicemia e misurazione della pressione arteriosa.
Tra i controlli per valutare il benessere fetale a fine gravidanza vi è la cardiotocografia, un esame che, attraverso due sonde adeguatamente posizionate sulla pancia della mamma, rileva il battito cardiaco fetale e la presenza di contrazioni uterine.
Potrai eseguire il monitoraggio cardiotocografico nella struttura sanitaria che hai scelto per il parto, in questo modo avrai anche la possibilità di familiarizzare con i percorsi dedicati al parto presso il complesso sanitario.
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Il corso preparto si focalizza sulla preparazione alla nascita, comprese le scelte sul parto come:
Le posizioni da assumere durante il travaglio di parto;
la preparazione del perineo;
l’episiotomia;
l’autocura nel post partum;
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